MERCOLEDI' 16 GIUGNO ORE 21:00
Introduce il Prof.ssa Maddalena Del Gallo
Dott.ssa Ilaria Vaccarelli
Cave Microbial Survey: speleologi a supporto della microbiologia ipogea
Dott. Lorenza Rugnini
Finché c'è luce, c'è vita: biofilm a cianobatteri in ambiente ipogeo?
Il Ciclo “Cave Science Pills” è una serie di piccole lezioni di grotta online, inquadrate nell’ambito dell’Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo
http://iyck2021.org/
Dall'11 febbraio 2021
Un appuntamento fisso,
ogni giovedì sera
dalle 21:00 alle 22:00
Il ciclo "Cave Science Pills"
Organizzata da Associazione Grotte Turistiche Italiane, Società Speleologica Italiana, Associazione Speleopolis, con il patrocinio dell'Unione Internazionale di Speleologia, del Club Alpino Italiano e dell'International Show Caves Association.
Le lezioni si terranno tutti i Giovedì sera tra le 21:00 e le 22:00, a partire dall'11 Febbraio 2021 e sono aperte a chiunque sia interessato (speleologi, guide delle grotte turistiche, semplici appassionati).
Le "pillole di scienza" saranno tenute da giovani, ricercatori e speleologi, su argomenti di ricerca in ambito scientifico-speleologico nelle grotte italiane e complessivamente tratteranno una notevole varietà di materie.
Le puntate
Ogni serata verrà introdotta da un esperto in materia e saranno proposte due presentazioni.
Ad una pillola di 20 minuti segue uno spazio di 10 minuti per rispondere ad alcune domande scelte dai commenti provenienti delle varie piattaforme connesse.
Una occasione straordinaria
Ogni puntata è costituita da due piccole lezioni tenute da giovani, ricercatori e speleologi, su argomenti di ricerca in ambito scientifico-speleologico nelle grotte italiane, con una notevole varietà di materie trattate.
Le presentazioni avranno un linguaggio molto semplice e chiaro, didattico e divulgativo, poiché sono rivolte ad un vasto pubblico verosimilmente curioso o anche professionalmente interessato, come può essere per le guide di grotte turistiche.
La serie di “pillole di scienza di grotta” è una grande opportunità per presentare la ricchezza degli ambienti ipogei e le grotte come luoghi di ricerca. È anche una grande occasione per gli speleologi e per le guide turistiche che possono conoscere meglio le grotte, imparare ad osservarle, per poi raccontarle e documentare in modo più efficace, rispettoso e consapevole.
Un archivio didattico aperto
Le "pillole di scienza" verranno registrate e pubblicate online su di uno specifico canale “Cave Science Pills” e formeranno un archivio didattico, aperto e a disposizione di tutti, che potrà arricchirsi nel tempo di nuovi contenuti.
In streaming sui canali social
You Tube Channel
Cave Science Pills
un archivio didattico, aperto e a disposizione di tutti.
Scarica e divulga la locandina
Contribuisci a far conoscere le Pillole di Scienza.
Scarica e distribuisci la locandina al tuo gruppo, ai tuoi colleghi, agli amici speleo, agli allievi del corso, a chi è curioso di sapere qualcosa di più degli ambienti ipogei
IL PROGRAMMA
Giovedì 11 Febbraio 2021, 21:00-22:00
Vincenzo Spagnolo
Neanderthal in Puglia. Alla scoperta delle memorie custodite dalle grotte.
Andrea Columbu
Com'era il clima in Sud Italia durante la scomparsa dei Neanderthal? Ce lo dicono le stalagmiti
Giovedì 18 Febbraio 2021, 21:00-22:00
Ilenia M. D’Angeli
Il carsismo sulfureo della Calabria: come riconoscerlo e studiarlo
Luca Pisani
Il flusso dei fluidi nel sottosuolo del Massiccio della Majella: dalle fratture alle grotte sulfuree.
Giovedì 25 Febbraio 2021, 21:00-22:00
Elena Piano
Condizioni ambientali per la crescita di lampenflora in grotte turistiche.
Rosangela Addesso
La malattia verde delle grotte turistiche: come possiamo evitarla e controllarla. Esempi dal Lazio e da Pertosa-Auletta.
Giovedì 4 Marzo 2021, 21:00-22:00
Simona Cafaro
I Monti Alburni: dal Pliocene a Oggi.
Claudio Pastore
Una montagna e le sue acque: Alburni (Campania)
Giovedì 11 Marzo 2021, 21:00-22:00
Stefano Fabbri
Telerilevamento sottoterra: luce laser e grotte, una combinazione perfetta.
Tommaso Santagata
Monitoraggio delle grotte di ghiaccio attraverso LIDAR e fotogrammetria.
Giovedì 18 Marzo 2021, 21:00-22:00
Matteo Romandini
Neanderthal, orsi e grotte: evidenze di interazione da prove zooarcheologiche nel sud Europa. I casi dei siti di Fumane e Rio Secco (Italia).
Lisa Carrera
Uccelli fossili nelle grotte del Nord-Est Italia: implicazioni paleoambientali e paleoclimatiche.
Giovedì 25 Marzo 2021, 21:00-22:00
Valeria Vaccher
Le grotte semisommerse del Mediterraneo: tra censimento, evoluzione morfologica e tutela
Giuseppe Matteo Riolo
La Grotta di Carburangeli: un esempio di flank margin cave (Sicilia)
Giovedì 1 Aprile 2021, 21:00-22:00
Pietro Valenti
Antropologia in grotta, il sito preistorico di Zubbio di Cozzo San Pietro.
Lucia Castagna
Grotta Loubens (Parco dei Gessi Bolognesi): ricostruire il passato con il solo cranio di una donna (Emilia Romagna).
Giovedì 8 Aprile 2021, 21:00-22:00
Simone Bernardini
Le croste nere sono tutte di manganese? Il caso della Grotte del Cervo (Abruzzo).
Alessia Nannoni
L’impatto della marmettola in grotta: il caso del Corchia (Toscana)
Giovedì 15 Aprile 2021, 21:00-22:00
Francesco Boschin
Il Carso Triestino nella preistoria: uomini e grotte.
Jacopo Crezzini
Neanderthal e Sapiens nelle grotte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Giovedì 22 Aprile 2021, 21:00-22:00
Giuseppe Nicolosi
Turisti in grotta e artropodi sotterranei: una convivenza possibile?
Enrico Lunghi
L’effetto dello speleo-turismo sui geotritoni
Giovedì 29 Aprile 2021, 21:00-22:00
Michele Onorato
Sistemi anchialini: l'incontro delle acque nel sottosuolo (Zinzulusa, Puglia)
Leonardo Ancillotto
I pipistrelli nelle grotte: una guida alla convivenza.
Giovedì 6 Maggio 2021, 21:00-22:00
Pietro Gutgesell
Il carsismo nei calcari paleozoici: l'area carsica di Timau.
Alice Busetti
Il carsismo nei gessi del Friuli Venezia Giulia: il rischio connesso ad un processo in rapida evoluzione.
Giovedì 13 Maggio 2021, 21:00-22:00
Valentina Balestra
Monitoraggio Ambientale in cavità naturali: finalità e strumentazioni.
Daniela Cinus
Implicazioni ambientali delle grotte turistiche: dagli indicatori microclimatici agli impatti ambientali
Giovedì 20 Maggio 2021, 21:00-22:00
Stefano Marighetti
Dove vanno le acque dell’Altopiano di Asiago? (Veneto)
Isabella Serena Liso
Indagini idrogeologiche nelle grotte attive in Puglia.
Mercoledì 26 Maggio 2021, 21:00-22:00
Veronica Chiarini
Gestione e monitoraggio delle grotte turistiche: esperienze con Adriaticaves (Emilia Romagna)
Veronica Nanni
Human dimension e grotte turistiche
Giovedì 3 Giugno 2021, 21:00-22:00
Guido Leone
la circolazione idrica sotterranea negli acquiferi carsici nell'Appennino.
Vittorio Catani
vulnerabilità delle risorse idriche sotterranee in ambiente carsico.
Giovedì 10 Giugno 2021, 21:00-22:00
Lisa Foschi
Il mondo microbiologico dei moonmilk (latte di monte): la Grotta Nera (Abruzzo).
Federico Biagioli
La contaminazione del microbiota nelle grotte turistiche, implicazioni gestionali e possibili impieghi come bioindicatori.
Mercoledì 16 Giugno 2021, 21:00-22:00
Ilaria Vaccarelli
Cave Microbial Survey: speleologi a supporto della microbiologia ipogea
Lorenza Rugnini
Finchè c'è luce, c'è vita: biofilm a cianobatteri in ambiente ipogeo.
Note sul programma
Il programma, nel corso delle serate, può subire qualche variazione o integrazione. Cercheremo di comunicarla tempestivamente ma non mancate di verificare su questa pagina eventuali modifiche.
Per i gruppi speleo
Il giovedì è serata di gruppo? Non preoccupatevi, lo streaming funziona benissimo anche dai pc presenti nelle vostre sedi e potrete seguire le puntate tutti assieme, commentare, discutere e ripensare gli argomenti.
(raccomandiamo mascherina e distanza!)
Le pillole di scienza di grotta
Giovedì 11 febbraio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Stefano Benazzi
Com'era il clima in Sud Italia durante la scomparsa dei Neanderthal?
Ce lo dicono le stalagmiti.
L'intervento è diviso in due parti. La prima spiega come le stalagmiti registrino informazioni sul clima del passato. La seconda propone la ricostruzione del paleoclima in sud Italia durante una particolare fase dell'ultima era glaciale, periodo che ha visto la scomparsa dei Neanderthal in concomitanza con l'espansione dei "nuovi arrivati" Sapiens.
Neanderthal in Puglia. Alla scoperta delle memorie custodite dalle grotte.
Nel corso di questo intervento esploreremo alcuni aspetti della vita dei Neandertaliani pugliesi: cosa ci dicono di loro le tracce che ci hanno lasciato? Per far ciò, partiremo da uno scavo specifico, per affrontare la prima parte del mio intervento: metodi di scavo preistorico e di ricerca. Fatto ciò scopriremo alcuni dei risultati portati alla luce delle recenti ricerche in alcuni siti-chiave della Puglia, con un focus particolare sulle potenzialità dell'Archeologia spaziale.
Giovedì 18 febbraio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Leonardo Piccini
Il flusso dei fluidi nel sottosuolo del Massiccio della Majella: dalle fratture alle grotte sulfuree.
In questo intervento illustrerò come e perché fluidi provenienti da oltre 2 km di profondità nella crosta terrestre possano migrare verso la superficie e formare sistemi carsici peculiari, come quello del Cavallone-Bove nel massiccio della Majella (Abruzzo).
Giovedì 25 febbraio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Dott. Francescantonio D’Orilia
Condizioni ambientali per la crescita di lampenflora in grotte turistiche
Nel corso di quest’intervento presenterò i principali fattori ambientali che condizionano la crescita della lampenflora nelle grotte turistiche, utilizzando i dati raccolti in 4 grotte del Nordovest italiano. In particolare, mostrerò come i fattori ambientali influenzino in modo differente la crescita dei tre gruppi di microorganismi che principalmente compongono la lampenflora, ovvero diatomee, cianobatteri e alghe verdi.
Giovedì 4 marzo 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof.Bartolomeo Vigna
I Monti Alburni: dal Pliocene ad oggi
La storia evolutiva di un massiccio montuoso può essere dedotta attraverso diversi aspetti. La presenza di forme carsiche (epigee ed ipogee) può aiutare a ricostruire le varie tappe che hanno portato all’attuale configurazione morfologica di un rilievo. L’altopiano degli Alburni con la presenza di superfici piane modellate in maniera differente e con un carsismo profondo importante ci ha permesso di ricostruire in parte la sua storia carsica dal Pliocene ad oggi.
Una montagna e le sue acque: Alburni (Campania)
Vi racconterò quali sono i percorsi sotterranei che le acque seguono per poi sgorgare alle pendici dei Monti Alburni. Parleremo della funzione che hanno le grotte che si aprono sull’altopiano, dove queste acque vengono raccolte e inghiottite all’interno della montagna e del fiume sotterraneo che l’attraversa, per poi confluire alle varie sorgenti.
Giovedì 11 marzo 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Francesco Sauro
Telerilevamento sottoterra: luce laser e grotte, una combinazione perfetta.
Il seminario sarà un’occasione per mostrare le principali caratteristiche della tecnologia L.A.S.E.R. ed i principali risultati scientifici ottenuti grazie all’utilizzo di tale tecnologia in grotte diverse sia per costituzione, che per genesi: geomorfologia 3D dai Gessi Romagnoli ai Monti Lessini.
Monitoraggio delle grotte di ghiaccio attraverso LIDAR e fotogrammetria
Nel corso di questo intervento parleremo delle tecnologie per il rilievo tridimensionale applicate allo studio di depositi glaciali in grotta prendendo come esempio il progetto di monitoraggio dell’Abisso Cenote, una delle grotte più profonde e con il più imponente glacionevaio interno delle Dolomiti ad oggi conosciuto (oltre mezzo milione di metri cubi di volume).
Giovedì 18 marzo 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce la Dott.ssa Ivana Fiore
Neanderthal, orsi e grotte: evidenze di interazione da prove zooarcheologiche nel sud Europa. I casi dei siti di Fumane e Rio Secco (Italia).
Questo seminario illustra come fin dal Paleolitico esseri umani e orsi hanno condiviso grotte in buona parte d’Europa, come dimostrano le tante ossa scoperte in associazione a manufatti litici. Alcuni ritrovamenti in particolare, tra cui quelli di due grotte del Nord-Est Italia, mostrano che decine di migliaia di anni fa gli uomini di Neanderthal, poco prima della loro scomparsa dal nostro territorio, ebbero degli “incontri ravvicinati conflittuali” con i grandi plantigradi, nei quali i secondi sembrano aver avuto la peggio.
Uccelli fossili nelle grotte del Nord-Est Italia: implicazioni paleoambientali e paleoclimatiche
Con l’intervento di questa sera illustrerò come si svolge lo studio dell’avifauna fossile da depositi di grotta pleistocenici e quali informazioni può fornire. Nel dettaglio, descriverò le specie rinvenute in due grotte del nord-Est Italia e le importanti indicazioni paleoambientali e paleoclimatiche che esse hanno fornito.
Giovedì 25 marzo 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Stefano Furlani
Le grotte semisommerse del Mediterraneo: tra censimento, evoluzione morfologica e tutela.
Questa presentazione illustrerà il significato di grotte marine e gli obiettivi del progetto “Geoswim”, che comprende il censimento delle coste rocciose e le grotte costiere, iniziato nel 2012. Si fornirà una breve descrizione dei dati raccolti e delle scoperte fatte durante le campagne di rilevamento, fino alla dimostrazione di come una grande quantità di immagini time-lapse scattate lungo la costa possano portare allo sviluppo di complessi modelli tridimensionali delle coste rocciose, e con qualche cavillo in più, anche delle grotte marine semisommerse.
La Grotta di Carburangeli: un esempio di flank margin cave (Sicilia).
Dopo una breve descrizione dei principali processi responsabili della formazione delle grotte marine, mi soffermerò sulla Grotta di Carburangeli, una piccola cavità nei pressi di Palermo, che per le sue valenze speleologiche, biologiche e paleontologiche dal 1995 viene tutelata come Riserva Naturale. Descriverò le caratteristiche morfologiche della grotta e le indagini condotte che mi hanno permesso di identificarla come una grotta da miscela tra acque dolci e salate (una flank margin cave).
Giovedì 1 aprile 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce la Prof. Maria Giovanna Belcastro
Antropologia in grotta, il sito preistorico di Zubbio di Cozzo San Pietro.
Nel corso di questa pillola vi presenterò i risultati di una prima campagna di scavo effettuata in Zubbio di Cozzo San Pietro (Sicilia). La recente scoperta di questo sito apre nuove prospettive sullo studio degli insediamenti umani nella preistoria siciliana. Si parte dal rinvenimento del giacimento osteologico, all’organizzazione e la realizzazione del saggio di scavo per terminare con lo studio in laboratorio dei reperti recuperati.
Grotta Loubens (Parco dei Gessi Bolognesi): ricostruire il passato con il solo cranio di una donna.
Voglio raccontarvi lo strano caso di un cranio isolato, ritrovato lungo la risalita di un pozzo naturale nelle profondità di una dolina dei gessi bolognesi. Come è finito in un luogo così inusuale? Quanto tempo fa? E soprattutto: Come studiarlo senza una stratigrafia archeologica affidabile? Dopo il complesso recupero, tutti questi interrogativi hanno portato a una proficua collaborazione tra la soprintendenza –SABAPBO- e i ricercatori di diversi dipartimenti dell’Università di Bologna, dando vita a un caso-studio esemplare per completezza e multidisciplinarietà.
Giovedì 8 aprile 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce la Prof. Cristina Carbone
Le croste nere sono tutte di manganese? Il caso della Grotta del Cervo (Abruzzo).
Durante il mio intervento mostrerò come lo studio di queste patine nere permetta di riconoscere variazioni tra condizioni ossiche e subossiche, connesse alle diverse fasi di allagamento, ed investigare il ruolo dalla rugosità della parete sull’interazione tra microbi e minerali in questo ambiente estremo.
L’impatto della marmettola in grotta: il caso del Corchia (Toscana).
Durante la presentazione verrà prima fatto un inquadramento sull’estrazione del marmo nel distretto apuano e sulle caratteristiche generali del carsismo nelle alpi apuane. Successivamente verrà presentato il Corchia come esempio di sistema carsico interessato dalla presenza di marmettola e come questo materiale viene studiato.
Giovedì 15 aprile 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Paolo Reggiani
Il Carso Triestino nella preistoria: uomini e grotte.
Questo intervento vuole essere un racconto di come le grotte del Carso Triestino, e gli archivi in esse contenuti, possano fornirci informazioni utili non solo a valutare la presenza dell’uomo nell’area durante la preistoria, ma anche su come siano cambiati l’altopiano carsico e le aree circostanti nel corso del tempo. Per ricostruire ambienti e attività umane ci verranno in aiuto soprattutto i resti animali preservati nei siti archeologici.
Neanderthal e Sapiens nelle grotte del PN del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
In questo intervento illustreremo alcuni interessanti dati ottenuti da analisi zooarcheologiche condotte su resti di macromammiferi recuperati in siti del Paleolitico Medio e Superiore dell'Italia meridionale. L'analisi delle ossa di ungulati ha rivelato alcune importanti differenze tra i campioni recuperati negli strati relativi all'occupazione neandertaliana dei siti e quelli provenienti da livelli riferibili all'uomo moderno. Queste differenze sono probabilmente legate a diversi modelli di sfruttamento delle risorse animali da parte delle due popolazioni umane.
Giovedì 22 aprile 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Stefano Mammola
Turisti in grotta e artropodi sotterranei: una convivenza possibile?
Durante il mio intervento presenterò le attuali conoscenze sulle principali minacce che condizionano la fauna nelle grotte turistiche, con particolare riguardo a quella invertebrata. Successivamente mi soffermerò su un caso studio, quello della Grotta Monello, una riserva naturale integrale gestita dal CUTGANA dell'Università di Catania e recentemente aperta a piccoli gruppi di visitatori nell'ambito della ricerca scientifica sulla valutazione della "Carrying Capacity".
L'effetto dello speleo-turismo sui geotritoni.
L’intervento inizierà con una panoramica su chi sono i geotritoni e quali sono le loro principali caratteristiche e le loro esigenze ecologiche. Dopodichè riporterò due episodi documentati da due cari amici dalla Sardegna, dove hanno osservato l’attività dei geotritoni all’interno di due grotte turistiche.
Giovedì 29 aprile 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Dott. Paolo Agnelli
Sistemi anchialini: l'incontro delle acque nel sottosuolo (Zinzulusa, Puglia)
In questo intervento illustrerò le ultime ricerche scientifiche effettuate in Grotta Zinzulusa (Castro -LE) e le prospettive future. Già nota come uno dei dieci siti carsici più importanti al mondo, secondo il Karst Water Institute, per le peculiari forme di vita che vi sono state ritrovate al suo interno, il sistema acquifero della grotta viene per la prima volta studiato in maniera sistematica, grazie alla collocazione di una sonda multiparametrica, un retino per la cattura degli organismi planctonici ed effettuando campionamenti di acqua, sedimento e incrostazioni. Le conseguenti analisi hanno permesso di appurare che tale sistema fosse più complesso di quanto ci si aspettasse, ritrovandovi organismi particolari e mettendo in dubbio la sua classificazione come sistema anchialino propriamente detto.
Chirotteri e grotte: una questione di buone maniere.
L'intervento è diviso in due parti. La prima espone le generalità dei chirotteri italiani, la loro diversità ed il loro ciclo biologico. La seconda racconta invece delle possibili problematiche incontrate da questi animali relativamente alle attività umane in grotta, e alle accortezze da seguire per garantire una pacifica convivenza.
Giovedì 6 maggio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Luca Zini
Il carsismo nei calcari paleozoici: l'area carsica di Timau.
L'intervento sarà diviso in due parti. Una prima parte generale sull’area Carsica di Timau-Passo di Monte Croce Carnico (geologia, maggiori cavità presenti e alcune note storiche) visto che l’area e soprattutto le grotte sono state utilizzate durante il primo conflitto mondiale ospitando sono numerose testimonianze. La seconda parte si incentrerà sulle caratteristiche più idrogeologiche/geochimiche dell’area e come non sempre gli spartiacque naturali corrispondono a quelli sotterranei e ai bacini idrici sotterranei a essi collegati e che implicazioni ciò comporta.
Il carsismo nei gessi del Friuli Venezia Giulia: il rischio connesso ad un processo in rapida evoluzione.
Nel corso di questo intervento ci focalizzeremo sui fenomeni di sprofondamento chiamati “sinkhole”, voragini che si aprono improvvisamente sotto i nostri piedi. Vedremo alcuni esempi del Friuli-Venezia Giulia, le loro principali caratteristiche e i rischi associati. Insomma, se vedrete un sinkhole dalle vostre parti sarete sicuramente in grado di riconoscerlo e di non caderci dentro!!
Giovedì 13 maggio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Dott. Pierpaolo Duce
Monitoraggio Ambientale in cavità naturali: finalità e strumentazioni.
Nella presentazione spiegherò l’importanza del monitoraggio nelle grotte turistiche e non, sottolineando quanto questi studi siano fondamentali per esaminare gli eventuali impatti da parte dei visitatori. Mostrerò le diverse strumentazioni utilizzate, esaminando tutte le fasi del monitoraggio, dall’installazione delle apparecchiature allo scarico ed utilizzo dei dati raccolti. Infine, illustrerò alcuni risultati ottenuti attraverso i monitoraggi, evidenziando le principali problematiche riscontrate.
Implicazioni ambientali delle grotte turistiche: dagli indicatori microclimatici agli impatti ambientali.
Il mio intervento verterà sull’importanza della caratterizzazione fisica delle masse d’aria in ambiente carsico e del loro monitoraggio finalizzato alla valutazione delle modificazioni ambientali nelle grotte turistiche indotte dalla frequentazione antropica. In particolare mi focalizzerò sul monitoraggio meteorologico ipogeo di alcune tra le più importanti grotte turistiche in Sardegna nell’ambito del progetto PRIN “SHOWCAVE”. Introdurrò un nuovo approccio analitico che verrà applicato per l’analisi dell’impatto ambientale e la stima della carrying capacity di una grotta turistica, il Life Cycle Assessment.
Giovedì 20 maggio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Mario Parise
Le acque raccontano storie di mondi sotterranei – La storia dell’Altopiano di Asiago e delle grotte a nord-est (Trentino – Veneto).
E’ stato condotto il primo monitoraggio biennale delle acque che scorrono all’interno del settore NE dell’Altopiano di Asiago. Nell’area di studio, 200 km2 con 60 km di grotte esplorate, viene definito un modello idrogeologico e idrochimico, attraverso l’utilizzo di traccianti naturali e artificiali. L’eccezionale conoscenza tridimensionale dell’area ha permesso di studiare l’evoluzione delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque, dalla loro infiltrazione, al percorso attraverso complesse grotte da verticali a orizzontali, instaurate su vari livelli paleofreatici, fino alle sorgenti sul fondovalle della Valsugana.
Gli acquiferi carsici della Puglia: le grotte come straordinari laboratori naturali.
Il mio intervento illustrerà l’importanza e le modalità di recupero delle informazioni custodite dalle grotte e dall’ambiente carsico circostante, per comprendere meglio il comportamento dell’acqua dolce che si muove sotto i nostri piedi.
Mercoledì 26 maggio 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Dott. Massimiliano Costa
Gestione e monitoraggio delle grotte aperte al pubblico: l’esperienza del Progetto Interreg ADRION – Adriaticaves in Emilia – Romagna.
In questo intervento riassumeremo l’importanza delle grotte sia per la ricerca scientifica che come habitat a sé stante, analizzandone le fragilità in funzione della frequentazione turistica e non. Parleremo dell’importanza del monitoraggio delle grotte aperte al pubblico e degli approcci adottati nel corso del Progetto Interreg ADRION-Adriaticaves con particolare attenzione alle attività svolte nei territori dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna.
La percezione del turismo in grotta ed i suoi impatti
L’intervento di questa sera si propone di evidenziare i principali impatti delle attività turistiche sull’ecosistema di grotta. Si cercherà inoltre di capire cosa i turisti valorizzano di questo meraviglioso ambiente sotterraneo e quale percezione hanno del loro impatto come visitatori. Partiremo dalle attuali conoscenze e illustreremo gli obiettivi di un nuovo studio volto a comprendere la consapevolezza da parte dei turisti e degli altri stakeholders dell’impatto del turismo in grotta.
Giovedì 03 giugno 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce il Prof. Francesco Fiorillo
La circolazione idrica sotterranea negli acquiferi carsici nell'Appennino.
Grotte e cavità sotterranee sono il risultato di processi di dissoluzione delle rocce carbonatiche ad opera delle acque. Nei sistemi carsici, le acque hanno differenti origini; per esempio, esse possono derivare dall’infiltrazione diretta delle precipitazioni, oppure percorrere distanze più o meno lunghe in profondità, spinte dalle differenze di carico idraulico tra la zona di alimentazione e quella di recapito delle acque, dove sono generalmente ubicate le sorgenti. I percorsi seguiti dalle acque sotterranee sono estremamente complessi e articolati e dipendono da un gran numero di fattori. Il mio intervento proverà a spiegare le modalità con le quali le acque sotterranee circolano all’interno degli acquiferi carsici, anche attraverso l’illustrazione di alcuni casi studio relativi ad alcuni acquiferi della Campania.
Vulnerabilità delle risorse idriche sotterranee in ambiente carsico.
La tutela delle risorse idriche è fondamentale e di prioritaria importanza, in particolar modo nel momento in cui tali risorse vengono sfruttate ai fini idropotabili. Gli acquiferi carbonatici, dati gli ottimi caratteri qualitativi e quantitativi che contraddistinguono la risorsa idrica, rappresentano un ideale serbatoio idrico da cui attingere. Nel corso dell’intervento verrà illustrata la vulnerabilità idrica in ambiente carsico: cause, percorsi ed effetti.
Giovedì 10 giugno 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce la Prof.ssa Laura Bruno
Il mondo microbiologico dei Moonmilk (latte di monte): la Grotta Nera (Abruzzo).
Durante la mia pillola discuteremo del perché le grotte possono essere considerate un ambiente estremo e perché i microrganismi hanno un ruolo importante nel rimodellamento di questi ambienti. Più precisamente, andremo a parlare di come i batteri possono influenzare la formazione di alcuni speleotemi (depositi secondari minerali). Nello specifico, vi parlerò della Grotta Nera (nel parco nazionale della Majella, in Abruzzo) e di alcuni particolari speleotemi che si possono trovare al suo interno chiamati moonmilk. Infine, vi racconterò di come sto collaborando a studiare le comunità microbiche che abitano questi curiosi speleotemi.
Perché indagare il Microbiota delle grotte?
Perché oltre a rappresentare un patrimonio naturale di biodiversità e contribuire al mantenimento della grotta stessa, la componente microbica gioca un ruolo fondamentale nella valutazione dell’impatto antropico e sullo stato delle grotte, specialmente quelle turistiche, fornendoci dei veri e propri sensori viventi, i bioindicatori.
Mercoledì 16 giugno 2021 dalle ore 21:00 alle ore 22:00
Introduce la Prof.ssa Maddalena Del Gallo
Cave Microbial Survey: speleologi a supporto della microbiologia ipogea.
Il progetto di citizen science Cave Microbial Survey nasce con l’intento di creare un link tra gli speleologi ed il mondo della ricerca. E’ volto alla raccolta di dati sulla microflora ipogea, attraverso l’utilizzo di un supporto digitale molto semplice da compilare. In questa pillola di scienza, verrà introdotta una panoramica di tutte le forme di attività microbica che si possono individuare ad occhio nudo e tutti gli ambiti di ricerca che risultano strettamente legati alla microbiologia ipogea. Infine, verranno presentati dei lavori scientifici nati proprio dall’utilizzo di questo progetto.
Finché c'è luce, c'è vita: biofilm a cianobatteri in ambiente ipogeo.
In questo intervento, verranno mostrate le principali metodologie di studio di biofilm a cianobatteri che si sviluppano in ambienti ipogei di alto valore culturale. In particolare, saranno riportati gli studi effettuati su biofilm che crescono in ambienti confinati come varie Catacombe Romane, evidenziandone le caratteristiche in comune e le diversità.