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NUVOLE Casola2018, lo specchio di un territorio

NUVOLE Casola2018, lo specchio di un territorio

Concluso pochi giorni fa l’Incontro internazionale di speleologia a Casola Valsenio (RA), edizione record per numeri e livello. Iseppi, sindaco di Casola: “felice momento di ospitalità”; Costa, direttore Parco Vena del Gesso, “fondamentale per il territorio”.

Casola Valsenio, 9 novembre 2018 – Si è da poco concluso NUVOLE Casola 2018, l’evento che l’Associazione Speleopolis ha organizzato a Casola Valsenio (RA), paese che ospita fin dal 1993 gli appassionati e gli studiosi di speleologia con incontri dal carattere internazionale che toccano i diversi aspetti del mondo ipogeo e che permettono di fare conoscere le aree carsiche della Vena del Gesso Romagnola. Per NUVOLE è già tempo di bilanci.libretto

NUVOLE Casola2018 si è rivelato un evento di grande rilievo. Il presidente del comitato organizzatore, Stefano Olivucci, è intervenuto per sottolineare che l’Incontro “ha coinvolto pienamente il mondo della speleologia e il territorio intorno a Casola Valsenio. La partecipazione è stata molto alta su tutto il programma, quest’anno particolarmente ricco e significativo”. Oltre alle tante proposte di relazioni e reportage, provenienti dalle diverse associazioni speleologiche italiane e internazionali, sono stati tantissimi gli approfondimenti scientifici e i contenuti divulgativi. “A NUVOLE abbiamo incrociato la passione della speleologia con quello dell’arte e della fotografia con mostre come Faience, Keramos olivucci goldoni calzolarie Siamo Usciti, fino all’esperienza audiovisiva In The Cave”. L’evento ha avuto una forte partecipazione internazionale, “con la presenza di speleologi e associazioni dall’estero e soprattutto con ECRA, la European Cave Rescue Association, trattando delle delicate tematiche di prevenzione, sicurezza e soccorso”.  Al termine dell’intervento, “un doveroso ringraziamento ai tanti fra Enti e Istituzioni, alle Associazioni di Speleologia e le Associazioni di Casola e del territorio, oltre ai professionisti e alle singole persone senza le quali NUVOLE non sarebbe stato possibile”.

Nicola Iseppi, sindaco di Casola Valsenio, cittadina che ha accolto NUVOLE Casola2018, trasformandosi in Speleopolis, ha tracciato un bilancio dell’edizione di quest’anno dal punto di vista del suo territorio. “La comunità è stata partecipe – ha detto Iseppi al termine del raduno – come lo è sempre stata e come sempre le è stato riconosciuto. Diventare Speleopolis è stato molto più che un’esperienza positiva: è stato un felice momento di ospitalità e amicizia.” Ricordando i giorni che hanno portato all’avvicinamento al raduno, Iseppi ha voluto sottolineare come “tutti hanno dato una mano volentieri per prepararsi la all’arrivo di 2500 speleologi, che hanno quasi raddoppiato la popolazione della cittadina. Il distacco dall’evento è stato, al contrario, un vero e proprio pubblicotrauma: in poche ore il paese è tornato bruscamente alla normalità”. Iseppi ha poi concluso ricordando “la cordialità e l’amicizia che legano la comunità di Casola alla comunità speleologica. Attraverso Speleopolis, Casola è riuscita a diventare consapevole di un ambiente naturale, riuscendo a valorizzarlo attraverso la fruizione delle grotte e del Parco della Vena del Gesso”.

Tra gli eventi, oltre ai convegni di carattere livellato verso l’alto, una parte essenziale del raduno è stata quella delle escursioni – che sono state dirette a grotte di medio o elevato livello, da esplorare con supporti di corda e attraverso strettoie, fino a grotte più genericamente turistiche. Escursioni che si sono diramate per tutto il Parco della Vena del Gesso, istituzione che protegge e promuove l’ambiente naturale. Massimiliano Costa, direttore del Parco, è stato uno dei partecipanti più attivi a NUVOLE2018, tra convegni da lui organizzati e interventi in dibattiti di forte pregnanza. Costa si è detto entusiasta per l’edizione di quest’anno, notando come il raduno migliori “a ogni nuova edizione”. “Questa è la terza edizione di Casola da quando sono direttore del parco – ha precisato Costa – e quest’anno sono stato particolarmente contento dei contenuti e della presenza del pubblico, che più degli anni passati ha riempito le sale durante i dibattiti, come quello sulla formazione delle guide turistiche o quello sul rapporto tra speleologi e parchi turistici – un rapporto di mutualità che servirà alla crescita di entrambi”.

bimbiProprio focalizzandosi su questo ultimo incontro, Costa è stato soddisfatto della grande affluenza di speleologi e di guide turistiche, che ha fatto da contraltare alla scarsa presenza dei rappresentanti dei parchi. “C’eravamo solo noi della Vena del Gesso, Federparchi e I Gessi Bolognesi”, si è rammaricato Costa. “Purtroppo spesso i parchi rimangono sordi, ma l’impeccabilità del convegno e la grandetanta gente risonanza di Speleopolis aiuterà moltissimo le nostre istituzioni”. In effetti il raduno, secondo Costa, è stato “fondamentale per l’immagine del Parco, perché ha portato al grande pubblico una visione del territorio che altrimenti mancherebbe, sia come area speleologica che come sito ambientale in generale”. Sperando in una prossima edizione, Costa ha concluso affermando di “non vedere l’ora di tornare a Casola per una nuova Speleopolis, sia per l’aspetto scientifico e organizzativo che per quello informale ed enogastronomico”.